L’incontinenza urinaria nelle giovani sportive

L’ incontinenza urinaria è definita come una “qualsiasi perdita involontaria di urina”; secondo la letteratura, nelle sportive queste perdite sono presenti sia nelle nullipare sia in chi invece ha avuto figli, con una percentuale più alta in quest’ultime.
Gli sport in cui è presente una maggiore frequenza di donne con perdite urinarie sono la corsa, il salto in lungo, il salto ad ostacoli, la pallavolo, il golf, e in particolare viene nominata la ginnastica svolta in palestra.
Una disfunzione del pavimento pelvico ha sintomi che creano disagio ed imbarazzo nelle donne, le quali tendono a non parlarne, spesso nemmeno col ginecologo.
Molte iniziano a perdere urina dopo un colpo di tosse, o può capitare durante una camminata troppo veloce ed infine spesso accade durante molte attività sportive, come la corsa ad esempio.
Non parlandone con nessuno, la maggior parte decide di non praticare più il proprio sport e ciò diventa per la persona un vero e proprio handicap.
La disfunzione del pavimento pelvico è dovuta ad un disequilibrio della muscolatura addomino-pelvica: dobbiamo immaginare che dalle coste all’inizio delle cosce il nostro corpo sia una scatola; questa scatola è formata da una struttura ossea, rappresentata dalla colonna vertebrale, posteriormente, e dal bacino. Le sue pareti sono costituite da muscoli: il diaframma in alto, i muscoli addominali tutto attorno, il pavimento pelvico sotto.
In questa scatola bisogna stare attenti alle pressioni. La discesa del diaframma, se si accompagna ad una contrazione addominale, aumenta la pressione intraddominale che va a gravare sul pavimento pelvico,e se ripetuto o esagerato genera un’ iper pressione che può andare a stressare il perineo, indebolendolo e dando sintomi come l’incontinenza.
Al contrario se il diaframma risale, gli addominali entrano in dentro e il perineo risale, alleggerito.
Cosa succede in molte donne sportive?
Molte di loro hanno un pavimento pelvico debole e addominali o troppo forti o che lavorano male.
In particolare bisogna stare attenti alle neo mamme sportive. La loro pancia per nove mesi è stata allungata, gli addominali non sono più efficienti, il pavimento pelvico ha fatto passare il corpo di un neonato, quindi anche qui i muscoli sono deboli. Molte mamme si lanciano dopo il parto a fare addominali, spesso sbagliati, prima di allenare la base della scatola che sostiene tutto, il pavimento pelvico.
Le palestre di fitness sono un altro luogo di pericolo per il perineo: vengono eseguiti addominali sbagliati che vanno a creare quell’iperpressione che spingendo verso il basso indebolisce il pavimento pelvico.
Cosa si può fare?
Bisogna riallenare correttamente la muscolatura, prima per togliere il sintomo e poi per riprendere il proprio sport. Nella clinica, le pazienti già dopo la quinta seduta sentono i benefici e poi in base al tipo di attività sportiva, il numero di sedute da aggiungere varia da altre tre o cinque sedute.
Si esegue una prima valutazione dove oltre a un’anamnesi (raccolta dei dati, sintomi e attività sportiva praticata) viene esaminata la forza degli addominali e del perineo, individuando i problemi e pianificando gli obbiettivi per le sedute successive.
Stando alla letteratura, le donne che praticano sport devono avere un pavimento più forte rispetto alle altre.
Quindi è lì che si concentra la maggior parte del lavoro: si insegnano esercizi prima statici e semplici, poi sempre più dinamici e che richiamano lo sport praticato dalla paziente, per far diventare muscoli del perineo forti e pronti per sostenere le sollecitazioni date dalla propria attività sportiva.
Gli addominali vengono inoltre spiegati correttamente.
Potete già da ora metter in pratica questi consigli:
Immaginiamo il classico crunch (supini mani dietro la nuca, sollevo testa e scapole da terra):
mi metto nella posizione di partenza, prendo l’aria dal naso e stando ferma cerco di gonfiare il torace; butto fuori l’aria dalla bocca e in contemporanea stacco testa e scapole da terra. Quando si esegue questo movimento la pancia deve tassativamente entrare, se si butta la pancia in fuori si crea troppa pressione e il pavimento pelvico scende.
Nel caso ci sia comunque perdita di urina anche se piccola consiglio di fare almeno una visita per capire come allenare prima il pavimento pelvico, poi gli addominali.
Non rinunciare alle tue passioni, l’incontinenza è un problema risolvibile con un po’ di costanza e i giusti consigli.
Dr.ssa Giulia Mori, FT