Trattamento fisioterapico per la perdita di urina

La perdita di urina, nonostante sia una problematica molto frequente, resta un argomento tabù nelle nostra società; tuttavia esistono delle soluzioni. Vediamo insieme più da vicino cosa si può fare. Anche se si tratta solo di qualche goccia, dal momento in cui la perdita di urina è involontaria, si parla d’incontinenza urinaria. Un po’ di ripasso Andate dal fisioterapista! La fisioterapia ha come obbiettivo rinforzare i muscoli perineali in modo tale da stabilizzare l’uretra, ma soprattutto a rieducare il perineo a lavorare correttamente. In linea di massima servono dalle 5 alle 15 sedute per permettere a una donna di controllare efficacemente il suo pavimento pelvico durante lo sforzo. E la chirurgia? Sensazione di urgenza minzionale?Dovete precipitarvi al bagno quando avvertite lo stimolo di urinare e, nella maggioranza dei vasi arrivate troppo tardi? Il freddo o anche il rumore dell’acqua vi da lo stimolo urgente di urinare? Prevenzione: i consigli del fisioterapista. Buono a sapersi
La TV, i giornali e la pubblicità in generale associano le perdite d’urina a pannolini, salvasilp e ausili simili dandoci l’impressione che non ci sia più nulla da fare. Tutto questo è molto lontano dalla verità!
La vescica è un muscolo che raccoglie l’urina fabbricata dai reni. Ha la forma di un sacchetto che si rilassa per riempirsi e si contrae per svuotarsi. L’urina esce da un tubicino chiamato uretra che collega la vescica con l’esterno del corpo. Tra due minzioni, l’uretra è mantenuta ferma da un muscolo: lo sfintere, sostenuto dal perineo. Quando tutta questa muscolatura funziona bene, non ci sono problemi.
Al contrario quando uno sforzo fisico quotidiano, ad esempio prendere in braccio il vostro bambino oppure eventi come un colpo di tosse o una bella risata sono sufficienti a provocare una perdita di urina piccola o grande che sia, la diagnosi è presto fatta: avete molto probabilmente un problema d’incontinenza urinaria.
Si tratta, nel caso sopracitato, d’incontinenza urinaria da sforzo che rappresenta il 50% delle incontinenze femminili, un problema puramente meccanico dovuto ad una debolezza muscolare.
I fattori scatenanti possono essere delle iperpressioni addominali dovute a diversi fattori come: parto, stitichezza cronica, sollevamento costante di carichi troppo pesanti, esercizi per addominali eccessivi e sbagliati. Tutto ciò crea eccessive pressioni che si dirigono verso il basso del nostro corpo e fanno scendere l’uretra ed indeboliscono il pavimento pelvico.
Il fisioterapista gioca un ruolo chiave nel trattamento di questo tipo d’incontinenza.
Le tecniche utilizzate durante la seduta fisioterapica possono essere diverse: rieducazione manuale per capire bene come rilassare e contrare la muscolatura; elettrostimolazione, dove un piccolo elettrodo viene inserito per tonificare i muscoli della vagina; biofeedback che aiuta la donna a comprendere la sua anatomia e verificare l’efficienza dei suoi sforzi.
Prima si inizia la fisioterapia meglio è, purtroppo però molte donne esitano a lungo (in media dai 2 ai 4 anni ) prima di consultare qualcuno e la terapia può non essere completamente risolutiva. Si ricorre quindi a una chirurgia mini invasiva, dove sotto anestesia una bendelletta sintetica è posizionata sotto l’uretra al fine di sostituire le strutture di sostegno deficitarie, nei casi più gravi si può anche ricorrere ad uno sfintere artificiale.
Probabilmente si tratta di un’ incontinenza da urgenza, dovuta ad un’iperattività vescicale.
La colpa è dovuta ad un’alterazione del segnale tra cervello (lobo frontale) e vescica. Risultato: desiderio di urinare frequentemente e urgentemente anche di notte.
Anche qui è utile andare del fisioterapista che vi insegnerà delle strategie comportamentali per arginare il problema.
Esiste anche una soluzione farmaceutica:gli anticolinergici che hanno un ruolo rilassante sulla vescica, ma hanno diversi effetti collaterali.
Svuotate regolarmente la vostra vescica, senza mai arrivare al limite;
Al bagno adottare una posizione corretta: tronco in avanti, piedi bene a terra oppure mettete uno sgabello, non state in punta di piedi;
Non spingete quando fate la pipì;
Curate la vostra stitichezza
ecco alcuni nemici della vescica:
1 il tabacco
2 l’obesità
3 qualche sport : salto in alto, equitazione, pallavolo e basket
4 la stitichezza
5 il parto
6 la menopausa
7 le infezioni croniche (cistite, infezioni vaginali..)